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"Chains" Blu, Berlino Aprile 2014 |
Arrivo con qualche giorno di ritardo, ma non riuscivo a credere alla notizia. Come può
Berlino, la città che rappresenta l'avanguardia artistica e culturale dell'Europa programmare uno scempio del genere. Cancellare le due opere di
BLU a
Kreuzberg, quartiere impregnato e diventato famoso proprio per le sue opere di street-art e per la ricca e variopinta comunità artistica che lì risiede, per la
costruzione di 250 appartamenti ed un supermercato. Questa notizia del 12 Dicembre mi giunge sotto gli occhi grazie a
Il Mitte , un fantastico quotidiano on-line per gli italiani che risiedono a Berlino, proprio mentre stavo scrivendo un pezzo sulla
street-art per il mio blog. Un dramma. Non soltanto per il danno
"artistico" della perdita di due Blu ma soprattutto per il messaggio che manda Berlino, un messaggio che ha il sapore di smobilitazione culturale e artistica. Spero solo di sbagliarmi su questo.
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"Brothers" Blu, Berlino Aprile 2014 |
Sembra infatti, come scrive il blogger
Dimitry Paranyushkin che nè il
Comune di Berlino nè gli speculatori immobiliari, fossero intenzionati a cancellarli ma semplicemente a realizzare dei palazzi che avessero vista sul muro dove spadroneggiavano i due murales, facendo aumentare così il valore dell'immobile e rendendoli più appetibili all'acquisto. Le opere, comunque, furono realizzate nel 2008 ed io giusto ad Aprile ero riuscito ad ammirarle in quel magnifico museo a cielo aperto che è, o forse meglio dire, che era Kreuzberg. L'artista è riuscito a fare un'uscita a suo modo spettacolare, eliminando quello che probabilmente sarebbe passato da oggetto di protesta e denuncia a oggetto di speculazione, coprendo le due opere con uno strato di vernice nera, facendolo diventare nuovamente un gesto di protesta e di denuncia. Geniale . Il Mitte la definisce, una
"eutanasia artistica", un gesto estremo, ma io credo che da vero artista pur nel cancellare riesca a creare. Infatti quelle macchie nere adesso diventano simbolo di
chiusura, di
repressione, d'
imposizione in uno dei luoghi che ha fatto della libertà di espressione il suo culto, ma quelle macchie nere rappresentano al tempo stesso anche una provocazione, una ribellione, una critica a tutto ciò che il
"progresso ordinato" rappresenta, delle macchie scure su dei muri grigi.
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@Blu
"Chains" e "Brothers" Dicembre 2014 |
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