martedì 25 novembre 2014

DE MUSICA ITALICA

In uno Stato dove l'immobilità politica è il simbolo della nostra eccellenza e una delle nostre più grandi ricchezze, la cultura, è vissuta come un peso, uno spreco di tempo e di risorse, come possiamo sperare che la musica, parte fondamentale della cultura possa avere un futuro o possa essere quello che per lustri è stata nel mondo, innovazione ed ispirazione. Non mi riferisco necessariamente ai vari Rossini e Verdi, ma anche alla P.F.M. esempio di prog-rock in tutto il mondo! Quindi parliamo di anni 70, non di 1800 ed è solo un piccolo esempio. Possibile che siamo diventati così banalmente inutili dal punto di vista musicale, come è possibile che così difficilmente riusciamo a coinvolgere ed emozionare un pubblico un pò più ampio?! Prima di andare nello specifico di questa mia riflessione però vorrei fare anche una precisazione, il mio focus principale di riferimento è la musica indie e rock italiana, non che su altri generi siamo messi meglio, però qualcosina in più siamo in grado di offrire. Le colpe di questo nostro declino sono state affidate ad un sacco di cose, il rincoglionimento della gente, i banali programmi di talent, l'inadeguatezza delle case discografiche, la crisi economica, le mode che passano, l'incapacità dei nuovi musicisti di creare pezzi all'altezza, gli organizzatori di eventi, i deejays, i gruppi cover, la house, la techno, etc. etc. Bene, sono tutte ragioni più o meno plausibili che messe insieme ed incastrate tra loro e nelle loro sfumature sicuramente possono spiegare una buona parte di questa problematica situazione.

Il problema principale però è la disaffezione della gente a vedere i concerti live di artisti o presunti tali che compongono pezzi propri e che ancora non sono conosciuti, cosa che non avviene per altri generi musicali, ma principalmente per il rock e l'indie rock. Le persone sotto questo punto di vista sono meno curiose. Ma sono anche meno curiose perchè le band emergenti non esprimono più un movimento capace di capire o  rappresentare i tempi in cui viviamo. L'attitudine è sempre meno e di conseguenza il live delle band emergenti è sempre meno "figo". Questa che descrivo non è la costante, ma una buona parte. Per risparmiare i locali fanno suonare chi prende poco e con poca esperienza ma magari con tanti amici che riempono il locale e di conseguenza il pubblico sia degli amici sia dei non amici vede spesso un live di merda e di conseguenza generalizza e di sicuro non andrà ad un altro concerto. Non voglio dire che chi prende poco ed abbia poca esperienza faccia un live di merda, ma purtroppo spesso è così. Come è vero anche il contrario che spesso ci sono richieste astronomiche per una band che magari fa lo stesso un live del cazzo. Quello che voglio dire è che il parametro di valutazione per un gestore o per un organizzatore non è più la validità della band ma il rientro, quindi non si punta più sulla qualità ma sulla pressapochezza e tutto viene di conseguenza. Il torpore della musica italiana è principalmente causata dai primi attori non dal pubblico! Questo stampatevelo bene in testa. Le band anche i cosidetti "big" della musica indie-rock e rock fanno veramente ma veramente fatica a riconquistarci, anzi sembrano sempre più lontani e banali e sempre meno creativi. Ci sono anche isole felici che fanno crescere e proteggono i loro artisti, ma per un paese come l'Italia sono comunque non sufficienti! Sono anche straconvinto che questa tendenza cambierà e forse in parte sta già accadendo!

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